Diocesi di Lugano

Ticino – Svizzera

Basilica-Santuario di Santa Maria dei Miracoli

Costruita all’inizio del 1600 e dedicata il 6 maggio 1613, in seguito alla guarigione miracolosa di Caterina e Angela avvenuta il 29 luglio 1594 (per la storia del miracolo vedi qui). La chiesa presenta una facciata di tipo rinascimentale, con elementi che sembrano parlare il linguaggio di altre correnti, come l’eco quattrocentesca delle portine minori o il preannuncio dell’avvento barocco nel portale. Dedicata alla Natività di Maria Santissima.

Solenne la cupola e congiunta alla chiesa la torre del campanile con cornice terminale mensolata secondo l’uso del tempo in queste terre. Al campanile si attacca, per un lato, una tarda costruzione ottocentesca destinata originariamente a cappella funeraria.

 

ORGANO

Tra tutte le componenti artistiche del Santuario spicca l’organo Mascioni inserito nella chiesa con il restauro del 2000. Per approfondire la storia dell’organo, clicca qui.

 

L’INTERNO

L’interno é ad una navata con presbiterio e quattro cappelle minori, rispettivamente dedicate alla Madonna dei Miracoli, a San Giuseppe, a San Carlo e ai Santi Pietro e Paolo. Stucchi, decorazioni, tele ed affreschi conferiscono a questa chiesa solennità e ricchezza, nell’armonia di un insieme ben programmato, nella linea di un piano globale minuziosamente curato.

In particolare il presbiterio e le citate cappelle laterali concorrono a realizzare un ampio discorso di ricchezza che rende prezioso e suggestivo il santuario. Così la tela, opera di un pittore del XVII secolo, rappresentante San Carlo nell’omonima cappella, oppure la tela con i Santi Pietro e Paolo nella cappella di fronte, dove pure é rilevante la presenza dello stuccatore Agostino Silva.

Ancora più ricca é la cappella dedicata a San Giuseppe, dove il Petrini affrescò, probabilmente intorno al 1726, nella lesena di destra “Santa Teresa” e in quella di sinistra “San Pietro d’Alcantara” affreschi accompagnati da cartigli di stucco e da putti in un impianto decorativo particolarmente studiato.

Nelle pareti laterali riquadri di stucco ospitano quattro tele di tre autori diversi. Di pittore accademico del seicento i due quadri inferiori ricollegabili al Santo cui é dedicata la cappella, mentre nei riquadri superiori si trovano lo “Sposalizio della Vergine”, accostabile ad analoghi soggetti di Francesco Torriani nella parrocchiale di Mendrisio e di fronte “La morte di San Giuseppe” del Petrini, che lo consegnò nel 1726. Parecchi altri elementi, come i tre riquadri della volta, ripresentano momenti della vita di San Giuseppe, la cui statua lignea, del XVIII secolo si trova sopra la mensa in una nicchia d’Arzo.

 

Molto ricca e preziosa anche la cappella della Madonna dei Miracoli, al cui centro, sopra la mensa, sta la “Madonna del latte” (venerata col nome di Santa Maria dei Miracoli) affresco del quattrocento, collocato all’interno di una rilevante cornice rossa d’Arzo. Intorno all’immagine é la corona dei 15 Misteri del Rosario, su tavolette di rame quadrate o rotonde in cornicette di stucco, nelle quali si distinguono una mano popolaresca e un’altra colta. Nella volta sono distribuite cinque cartelle con coppie di angeli che le separano e le congiungono insieme, e ghirlande pendule.

Vi sono affrescati “l’Annunciazione”,  “l’Assunta”, “l’Incontro di Maria ed Elisabetta”; fra le due cartelle medie stanno due minuscoli ovati con le immagini dipinte di “San Giorgio” e di “San Vittore”.

Dedicate a due donne bibliche e alla Vergine le tele delle pareti laterali, la cui distribuzione é poi stata ripetuta nella già descritta cappella di San Giuseppe.
Le tele di “Ester e Assuero” e di “Giuditta e Oloferne” stanno a prefigurare la vittoria sul male. Sovrastante la prima é “La Vergine del Rosario con i Santi Domenico e Caterina”, mentre nella parete di fronte, sempre in festosa cornice di stucco é “l’Immacolata” di Francesco Torriani, datata intorno al 1647.

Del presbiterio é da sottolineare, al centro della volta, il grande riquadro di stucco dove é affrescata “L’Assunzione”, mentre nei restanti riquadri sono affrescati Angeli musici, dipinti dal comasco Carlo Gaffuri, intorno al 1671.

La pala dell’altar maggiore rappresenta la “Nascita della Vergine”, opera del milanese Filippo Abiati. Nelle pareti laterali, in cornice di stucco, stanno due grandi tele seicentesche: a destra “La presentazione di Gesù al Tempio” di Carlo Gaffuri, eseguita fra il 1670 e il 1680; di fronte “La presentazione della Vergine al Tempio” di Paolo Recchi del 1679. Sugli angoli del vano, lungo le cui pareti corrono due banchi di legno tardo seicentesco, lo stuccatore Agostino Silva modellò quattro ovati in terracotta, a pieno rilievo, racchiusi in una cornice di stucco, su temi del Vecchio Testamento: “L’uscita dall’arca”; “La terra promessa”; “Il trasferimento di Abramo verso la terra di Canaan” e “Il sogno di Gabriele”.

 

Separato dalla chiesa da un corridoio che corre dietro la cappella della Madonna, si situa un piccolo oratorio rinascimentale iniziato nel 1718 e terminato nel 1731.

Nel piccolo museo a fianco del santuario sono conservati alcuni ex-voto, testimonianti la devozione della gente e le grazie di Maria, e altri oggetti di culto o devozione legati alla storia del santuario.

Dal 2013 si sono svolti i lavori di restauro all’esterno del santuario. Alcune importanti tappe sono concluse e svelate come il ripristino dell’antica facciata.